Dal 1979 sfida Europa-Usa, nessun montepremi: show per la coppa

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La Ryder Cup è la più importante e prestigiosa manifestazione di golf al mondo. Si gioca solo per la gloria, in palio ci sono esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. La rassegna mette di fronte gli Stati Uniti e il Vecchio Continente, con l’Europa che gioca unita sotto un’unica bandiera, un messaggio oltre lo sport.
Il 14 dicembre 2015 l’Italia si è aggiudicata il diritto di ospitare la Ryder Cup 2023. La gara si svolgerà a Roma dal 29 settembre al 1° ottobre e la sede ufficiale di gioco sarà il Marco Simone Golf & Country Club: per la terza volta nella sua storia quasi centenaria, la gloriosa competizione di golf si giocherà nell’Europa continentale (dopo l’edizione ospitata dalla Spagna nel 1997 e dalla Francia nel 2018). La manifestazione, che avrebbe dovuto disputarsi nel 2022, è stata posticipata a causa Covid.
La Ryder Cup si svolge su sei giornate complessive, di cui tre di pratica e tre di gara, durante le quali i migliori 12 golfisti europei e i top 12 americani si contendono il prestigioso trofeo donato dall’inglese Samuel Ryder alla federazione americana nel 1924.
Terzo evento sportivo più importante a livello mediatico dopo Mondiali di calcio e Olimpiadi, rappresenta uno spot per l’Italia e per Roma, candidata a ospitare l’Expo 2030.
La prima edizione della Ryder Cup si giocò nel 1927 a Worcester (Massachusetts), con gli Usa che superarono per 9,5 a 2,5 la Gran Bretagna. La competizione, biennale, fino al 1971 ha messo di fronte Stati Uniti e Gran Bretagna. Nel 1973 alla Gran Bretagna è stata incorporata l’Irlanda e nel 1979 tutto il resto dell’Europa continentale.
Il primo giocatore italiano ad aver giocato la Ryder Cup è stato Costantino Rocca, pioniere del golf azzurro, che la Ryder l’ha disputata nel 1993, nel 1995 (realizzò addirittura una ‘hole in one’) e nel 1997, quando nel match di singolo superò Tiger Woods.
Edoardo e Francesco Molinari sono stati invece i primi fratelli a competere per la squadra europea nella stessa Ryder Cup, grazie alla loro partecipazione contemporanea nel 2010.
Francesco ha giocato poi anche la Ryder Cup del 2012 e quella del 2018 a Parigi dove vinse tutti e 5 gli incontri disputati firmando il nuovo record europeo.
A Roma gli Usa ambiscono a trovare un successo che, Oltreoceano, manca dal 1993. Reduci dal trionfo del 2021 in Wisconsin, dove hanno superato l’Europa con il punteggio di 19 a 9 (mai dal 1979 una delle due compagini era riuscita a imporsi sull’altra con un margine così ampio), gli Stati Uniti saranno guidati da Zach Johnson che, così come l’omologo europeo, Luke Donald, avrà a disposizione sei wild card per completare il roster. E dopo la pace tra i circuiti, Brooks Koepka e Dustin Johnson (golfista più pagato al mondo negli ultimi 12 mesi, secondo Forbes), assi della Superlega araba, puntano a far parte della corazzata a stelle e strisce nella 44esima edizione della Ryder Cup, la sfida dei due mondi.
Per confermarsi campioni a Roma, gli Stati Uniti avranno bisogno di vincere 14 dei 28 incontri in programma. L’Europa per riconquistare il trofeo dovrà realizzare almeno 14,5 punti. Ogni successo vale un punto, o mezzo in caso di pareggio. Attualmente il bilancio è di 28 successi degli Usa contro i 15 dei continentali. Entrambe le squadre in due occasioni hanno ottenuto il trofeo dopo un pareggio, gli Usa nel 1969 (quando la sfida li vedeva contrapposti ancora al Regno Unito) e l’Europa nel 1989. Ma nelle ultime tredici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le quattro degli Usa.